Ipocondria e Reazioni psicosomatiche
L’ipocondria è una condizione psicologica caratterizzata da una preoccupazione eccessiva per la propria salute, nonostante l’assenza di prove mediche a sostegno di tale credenza.
Le persone ipocondriache spesso interpretano in modo eccessivamente negativo i segnali del proprio corpo e tendono ad attribuirli a condizioni mediche anche gravi.
Nel tentativo di rassicurarsi, gli ipocondriaci tendono a condurre ricerche approfondite rispetto ai sintomi e alle malattie su Internet o attraverso testi scientifici, alimentando in tal modo ulteriormente le proprie paure.
Inoltre, vi è una tendenza a consultare numerosi medici e specialisti e a sottoporsi frequentemente a controlli ed accertamenti, talvolta anche invasivi.
Esperienze negative legate alla salute, come la perdita di una persona cara per una malattia grave o un’esperienza personale di patologia, possono influenzare l’insorgenza dell’ipocondria, così come l’essere cresciuti in un ambiente particolarmente attento a questioni riguardanti le condizioni fisiche; tuttavia, talvolta le ragioni sono altre.
Identificare quali fattori individuali e/o di contesto possano aver contribuito allo sviluppo di questa propensione, agevolerà l’individuazione di appropriate strategie di trattamento.
Quando, invece, la persona avverte sintomi fisici reali, ma non è presente una causa organica o medica identificabile all’origine di essi, siamo in presenza dei cosiddetti disturbi psicosomatici, ossia problematiche di salute effettive attivate da fattori psicologici.
Le manifestazioni psicosomatiche possono variare da persona a persona, comunque le più comuni riguardano dolori cronici muscolari o articolari, problematiche gastrointestinali, disturbi dermatologici, difficoltà respiratorie e sensazioni cardiache.
Il trattamento potrebbe quindi riguardare anche la cura medica dei sintomi fisici attivati, oltre al fronteggiamento delle motivazioni psicologiche innescanti.