Il gioco è un’attività ricreativa che entra nella nostra vita fin dalla prima infanzia, è presente in ogni cultura ed in ogni epoca.
I giochi possono essere: di competizione, come ad esempio il calcio, gli scacchi; di imitazione, i cosiddetti “giochi di ruolo” dove si diventa “altro”; di vertigine, come ad esempio il bungee jumping; d’azzardo.
Il gioco d’azzardo ha tre caratteristiche fondamentali:
- lo scopo del gioco è l’ottenimento di un premio (denaro, beni materiali, buoni)
- per parteciparvi è necessario rischiare una somma più o meno ingente di denaro o equivalenti (propri beni), la posta è irreversibile
- la vincita è dovuta al caso più che alla perizia del giocatore
Spesso si tende ad identificare l’azzardo come legato a pratiche illegali oppure lo si associa al Casinò; in realtà sono giochi d’azzardo anche slot-machine (macchinette), bingo, lotto, gratta e vinci, le scommesse e i giochi on-line.
Queste attività, praticate dalla maggior parte delle persone come forme di passatempo e divertimento, nel 3% dei casi circa assumono una dimensione eccessiva e capace di stravolgere la vita, è allora che parliamo di DGA: Disturbo da Gioco d’Azzardo.
Dopo una fase di “luna di miele” con il gioco che viene visto come un passatempo divertente e remunerativo, il giocatore inizia a perdere e a “rincorrere della perdita” (torna cioè a giocare nel tentativo di recuperare il denaro perduto precedentemente); così facendo la situazione economica precipita, tutto inizia a girare intorno al gioco e ne risentono soprattutto la salute personale e la vita famigliare. E’ il momento di chiedere aiuto!
I dati ci informano che il 91% dei soggetti che aderiscono ad un trattamento diminuisce il consumo di gioco.
I percorsi terapeutici maggiormente favorevoli prevedono la possibilità di integrazione, a seconda dei casi, di vari tipi di intervento: psico-educativo, psicoterapeutico e in alcuni casi farmacologico, legale, finanziario, per il giocatore e per la sua famiglia.