Dipendenze
Col termine dipendenza si intende un comportamento ricorrente e persistente di consumo di una sostanza o di coinvolgimento in un’attività, nonostante le conseguenze negative che da esso ne derivano.
L’oggetto di dipendenza diventa una priorità dominante nella vita della persona a discapito di altri impegni o responsabilità, così da compromettere la vita quotidiana, le relazioni, la salute fisica e mentale dei soggetti coinvolti.
Le dipendenze più frequenti ed annoverate sono quelle da sostanza (tabacco, alcol, stupefacenti, farmaci) e quelle da comportamento (gioco d’azzardo, shopping, “nuove” tecnologie, sesso, affettive).
Le ragioni per le quali si può diventare dipendenti da qualcosa o qualcuno sono varie e soggettive, in generale possono essere ascrivibili a fattori ambientali, caratteristiche psico-biologiche, vulnerabilità emotive.
Il trattamento delle dipendenze può variare a seconda del grado di invischiamento del soggetto; i percorsi più efficaci solitamente sono multidimensionali, ossia prevedono l’attivazione integrata di interventi di tipo psicoterapeutico, sociale ed educativo e qualora fosse indicato anche di natura farmacologica o residenziale.
Dal 2004 mi occupo in particolare del Disturbo da Gioco d’Azzardo e il mio studio di Novate Milanese è inserito nell’elenco dei servizi territoriali del progetto Gioca-Responsabile di FeDerSerD dedicato alle persone con problemi di gioco eccessivo dal 2012.
Il gioco d’azzardo ha tre caratteristiche fondamentali:
- lo scopo del gioco è l’ottenimento di un premio (denaro, beni materiali, buoni)
- per parteciparvi è necessario rischiare una somma più o meno ingente di denaro o equivalenti (propri beni), la posta è irreversibile
- la vincita è dovuta al caso più che alla perizia del giocatore
Spesso si tende ad identificare l’azzardo come legato a pratiche illegali oppure lo si associa al Casinò; in realtà sono giochi d’azzardo anche le slot-machine (macchinette), il bingo, il lotto, il gratta e vinci, le scommesse e i giochi on-line.
Queste attività, praticate dalla maggior parte delle persone come forme di svago e divertimento, nel 3% dei casi circa assumono una dimensione eccessiva e capace di stravolgere la vita, è allora che parliamo di DGA: Disturbo da Gioco d’Azzardo.
Dopo una fase di “luna di miele” con il gioco, che viene visto come un passatempo divertente e remunerativo, il giocatore inizia a rimetterci e a “rincorrere la perdita” (torna cioè a giocare nel tentativo di recuperare il denaro perso precedentemente); così facendo la situazione economica precipita, tutto inizia a girare intorno al gioco e ne risentono soprattutto la salute personale e la vita famigliare.
È il momento di chiedere aiuto!
I dati ci informano che il 91% dei soggetti che aderiscono ad un trattamento diminuisce il consumo di gioco.
I percorsi terapeutici maggiormente favorevoli prevedono la possibilità di integrazione, a seconda dei casi, di vari tipi di intervento: psico-educativo, psicoterapeutico e in alcuni casi farmacologico, legale, finanziario, per il giocatore e per la sua famiglia.