Andare dallo psicologo vuol dire che si è "matti"?

Ancora oggi, purtroppo, la società in cui viviamo ci spinge a pensare che il bisogno di un aiuto sia sintomo di fallimento, incapacità personale, resa, o all’estremo, pazzia. In tanti credono che rivolgersi ad uno psicologo voglia dire essere arrivati "all’ultima spiaggia", essere disperati.

Altri temono che andando dallo psicologo potrebbero scoprire di "essere pazzi", o che gli altri lo pensino di noi.

Per quanto appaia lontano dalla nostra cultura, lo psicologo non giudica né "emette sentenze", ma ascolta, supporta e facilita il superamento di quei momenti di sofferenza o difficoltà che fanno vivere male o addirittura limitano la nostra vita; è utile per tutte quelle situazioni che tendono a non passare in breve tempo, ma a perdurare o peggiorare.

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Cinzia Foglia - Psicologa e Psicoterapeuta

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